Offerta Cessione del quinto Roma

In Italia c’è un’opportunità per tutte quelle persone che hanno la necessità di ricevere un prestito aderendo ad una offerta cessione del quinto Roma. Prima di tutto avete rendere noto il motivo per cui il nome di questo prestito è “cessione del quinto”: come terminologia rimanda già ad una delle caratteristiche fondamentali di questo tipo di prestito, ovvero il fatto che l’importo massimo della rata di rimborso non ha la facoltà di superare il 20% dello stipendio percepito.

Si calcola su uno stipendio mensile netto, che deve essere percepito in maniera continuativa e ci devono essere determinate caratteristiche che connotano il prestito, ad esempio non può superare i 120 mesi di durata ma non può nemmeno essere inferiore ai due anni di rimborso. 120 mesi sono sostanzialmente 10 anni e questa è una regola generale che viene applicata a tutti coloro che in questo periodo non vedranno terminare il proprio rapporto di lavoro.

Per quanto riguarda i dipendenti statali hanno un vantaggio in più: possono portare il rimborso del prestito anche in pensione, non solo andare a rimborsarlo attraverso uno stipendio.

Tutti coloro che rimborsano il prestito attraverso la cessione del quinto della pensione, invece, non possono comunque andare a superare il 90º anno di età. Però questa decisione può essere rimessa alla volontà della politica della compagnia assicurativa o del gruppo bancario che emette il prestito.

 

È pur vero che non tutti i lavori sono egualmente sicuri oggi, nemmeno quelli per i quali si ha in mano un contratto a tempo indeterminato. Vediamo come vengono trattati questi casi.

 

In realtà è proprio la legge che prevede l’accensione di una polizza di assicurazione.

Mettiamo caso che si riesce ad ottenere un prestito che dura il massimo della durata, ovvero 120 mesi di rimborso, proprio per mezzo della cessione del quinto dello stipendio. Ma magari si soffre di determinate patologie, vi è la crisi dei mercati con qualche rovescio finanziario dell’azienda eccetera. Non è assolutamente detto che la persona possa garantire al 100% sia di essere ancora in vita che di essere ancora in attività durante il periodo di tempo del rimborso.

Perciò, a copertura di tutti i rischi di vita e di impiego sarà l’assicurazione a coprire il prestito, sempre riservandosi la facoltà di poter venire risarcito a sua volta grazie al TFR del lavoratore. Mentre, in caso di decesso della persona che ha ottenuto il prestito non ci sarà alcun tipo di rivalsa da parte della assicurazione perciò gli eredi non vengono toccati dal problema.

Dunque, ricapitolando sono solo i lavoratori dipendenti i beneficiari di questo tipo di offerta, non importa che si tratti di un dipendente statale o di un dipendente di un’azienda privata e dal 2005 anche i pensionati possono usufruire di questa opportunità. Va di nuovo sottolineato che non si può superare il tetto del quinto dell’importo, perciò se si dovessero guadagnare 1500 € al mese il prestito da rimborsare non potrebbe superare il rimborso di 300 € al mese per 10 anni.

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